Il gioco si snoda attraverso competizioni di diverso tipo suddivise in 4 fasce: una volta raggiunto un punteggio abbastanza elevato si sblocca l’accesso al tour mondiale, vera e propria Champions League automobilistica. L’offerta di competizioni è molto varia: oltre alle gare anche su più manche contro un massimo di dodici avversari si fanno apprezzare decisamente gli eventi speciali contro un singolo pilota, mentre rimanendo nell’ambito delle corse presenti nel pacchetto standard di tutti i titoli di questo genere, troviamo le gare a tempo, quelle ad eliminazione, alcune focalizzate sulla durata, croce e delizia di ogni amante dei racing game e le derapate, che purtroppo rappresentano l’anello debole del lotto, essendo quel qualcosa in più che però stona all’interno del gioco: poco divertenti, difficili da padroneggiare e francamente dimenticabili. Di fatto il progresso in Shift è suddiviso in due parti distinte e separate, il livello del pilota e il computo delle stelle. Il primo valuta il nostro modo di guida, se si preferisce una guida precisa o aggressiva, conteggiando quindi ad esempio le sportellate e le scivolate in curva piuttosto che la tenuta costante della traiettoria e le gare senza incidenti
Ad ogni avanzamento di livello corrispondono premi in denaro ma anche nuove livree, finiture, cerchioni ma soprattutto macchine in regalo e gare ad invito. Quest’ultime variano a seconda di come si guida, se si è uno sfasciacarrozze correremo molto spesso in eventi ad eliminazione, se si è virtuosi della traiettoria ci ritroveremo impegnati in gare contro il tempo. Oltre ai premi in denaro, che servono per comprare nuove vetture e i vari step di upgrade della macchina, Shift premia il giocatore con diverse medaglie, relative al raggiungimento di obiettivi che si rifanno al modo in cui si guida e alle macchine utilizzate. Sono di due tipi, quelle minori e quelle maestro, quest’ultime si ottengono mano a mano che si vincono quelle minori, partendo da quella di bronzo finendo con quella platino. Le stelle rappresentano invece il metro valutativo di ogni singola competizione. Non basta solamente arrivare primi, ma a seconda del tipo di evento bisogna ottenere particolari risultati in gara, che si rifanno alle caratteristiche peculiari dei due stili di guida. Una volta raggiunto un certo numero di stelle, si sblocca la fascia successiva di competizioni.
Non sappiamo se ciò è voluto in sede di design ma purtroppo spesso si è costretti a rifare una corsa più volte, perchè magari al primo tentativo si è puntato al podio ma se si vogliono guadagnare anche le stelle bonus può essere necessario buttare fuori strada gli avversari, mandarli in testacoda oppure focalizzarsi sulle derapate in curva. Questo introduce una criticità, o meglio un certo corto circuito di fondo del gioco Electronic Arts. Shift è un titolo fondamentalmente simulativo, la fisica della vettura è credibile e azzerando gli aiuti perdona poco o nulla, perchè allora inserire obiettivi che inducono il giocatore a guidare scorretto buttando fuori strada gli avversari e mandandoli in testacoda senza badare all’incolumità del proprio mezzo e alla voglia, prettamente simulativa, di essere il più tecnici possibili così da fare il tempo migliore?
Need For Speed: Shift è certamente una scommessa vinta da parte di Electronic Arts. La rinascita della serie funziona e a nostro parere in pochi rimpiangeranno le corse clandestine tra il traffico. Lungo, vario, immediato e divertente, Shift si pone come una simulazione dal feeling arcade, fondendo nel gioco le caratteristiche peculiari dei due stili di guida. Ovviamente ciò potrà non piacere a tutti, ma è innegabile che il risultato finale è decisamente eccellente, l’esperienza di gioco è sempre gratificante e mai frustrante e su tutto spicca una parte tecnica di grande pregio, con tracciati perfettamente realizzati e una visuale in prima persona che ci porta nell’abitacolo di una vettura in un modo talmente reale da essere spiazzante nei primi minuti di gioco. Forza Motorsport e Gran Turismo sono insomma avvisati, il terzo incomodo targato Electronic Arts si pone come candidato al titolo di racing game dell’anno.