Mondo Facebook e le sue amenità, news dal social network

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pazzaromana
icon9  view post Posted on 20/8/2009, 16:14




"Sono disperata, ritrovate il mio scooter"
Video-appello in lacrime su Facebook



BRINDISI - «Adesso che non ho più... il mio motorino... che cosa me ne faccio della macchina» canta Vasco Rossi in uno dei suoi ultimi pezzi. Ma il Blasco non sa o forse non ricorda che per un teenager, sfornito della patente e quindi della macchina, al di là dell'amarcord perdere il motorino può diventare una vera e propria tragedia. Come è accaduto a una giovane della provincia brindisina che pur di recuperare il suo compagno di avventure a due ruote, un Phantom Malaguti arancione, rubato nel bel mezzo della stagione estiva, è arrivata, in lacrime, al punto di lanciare un video-appello su Facebook. Un accorato Sos che ha trasformato la ragazza nel giro di poco tempo in una sorta di star del web facendo del videomessaggio fai-da-te, intervallato dal pianto a dirotto, un piccolo caso.

IL CASO - È probabilmente una delle prime volte infatti che le pagine personali del noto social network, aggregatore di amicizie e conoscenze, vengono utilizzate per una simile finalità: chiedere aiuto al popolo della Rete, dopo la formale denuncia ai carabinieri. È la conferma che Facebook è entrato in pieno nelle vite degli italiani e nelle dinamiche di relazione più di quanto potessero immaginare i più ferventi sostenitori delle nuove tecnologie. Nel videoclip, la giovane pugliese sembra ricordare nella sua disperazione, fatte le debite proporzioni, i filmati amatoriali dei sequestrati in Iraq: ostaggi piazzati a favore di videocamera (fissa), pronti a declinare un appello straziante. In questo caso, il messaggio non ha lo scopo di salvare la pelle ma viene pubblicato per recuperare un «semplice» scooter, descritto come ragione di vita dalla teenager. Non solo: in passato, recente passato, in caso di smarrimento di cani, gatti ma anche oggetti preziosi, ci si affidava a volantini o piccole affissioni sui muri («smarrito cucciolo di dalmata», ecc.). La potenzialità "mediatica" della Rete ha superato, evidentemente, tutto ciò.

LA BURLA - Del resto i nuovi media vivono talvolta di vita propria, masticano e macinano senza pietà persone e personaggi. Così gli utenti hanno finito per burlarsi del candido appello in cui la ragazza spiega di essere disposta a pagare il «malafattore» mille euro per riavere il suo compagno di avventure, a «barattare stereo e computer» pur di tornare in sella al suo motorino con cui usciva «sempre insieme con il caldo, il freddo, la pioggia, il vento, mattina, pomeriggio e sera», sicura che ora sia nascosto in provincia «in un bunker, smontato». La risposta (cinica) di Facebook? Un gruppo impietoso creato nella sezione dedicata agli «Affari» dal titolo: «Vendo phantom malaguti color arancio € 1000,00, oppure lo scambio con radio o pc usati! Contattatemi se siete interessati (così lo tiro fuori dal bunker) a questo numero di telefono...».


fonte: corrieredelmezzogiorno.it





Edited by pazzaromana - 21/8/2009, 17:10
 
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vale691
view post Posted on 20/8/2009, 17:50




buhauhauhauh :asd: :asd: :asd: smontata, in qualche bunker :asd: :asd: e dio mio!! :asd:
 
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pazzaromana
view post Posted on 21/8/2009, 16:16




Piacenza, insulti a prof su Facebook
Denunciati 5 minorenni


PIACENZA- Questa volta non è stata considerata una «ragazzata». Nessuna scusante per i cinque ragazzi che hanno aperto un gruppo su Facebook, per insultare una loro ex insegnante di una scuola media di Piacenza. Sono stati denunciati dalla polizia e dovranno rispondere al reato di diffamazione a mezzo internet. Rischiano anche di essere condannati a risarcire la professoressa in sede civile. Una punizione esemplare. Anche perché questi casi sono in crescita.

L'IDEA- I giovani, tra i 14 e i 15 anni, hanno creato un gruppo aperto, a gennaio scorso, per scambiarsi opinioni e pareri sulla loro ex insegnante di lettere. Il gruppo conteneva anche commenti ingiuriosi su argomenti vari, dai metodi didattici a valutazioni personali sulla donna. I ragazzi erano riusciti ad ottenere anche una foto. È stata la professoressa a scoprire la pagina e ha sporto denuncia. La polizia è riuscita a rintracciare i ragazzi tramite l'indirizzo Ip del computer. Con loro anche un sesto ragazzino: non è stato denunciato perché all'epoca dei fatti aveva meno di 14 anni. Una denuncia e rischio di un risarcimento al quale dovranno rispondere i genitori.

I PRECEDENTI- Vessati, insultati e tormentati. I professori vengono spesso presi di mira sui social network. A Padova una professoressa di un liceo artistico è stata trasformata in una pornostar. I suoi studenti erano riusciti anche a fare un fotomontaggio con uno scatto rubato in classe. Poi c'è stato il caso al liceo Agnesi di Milano dove nel mirino c'era anche il preside. Una gogna mediatica che i docenti sono stufi di subire e da tempo hanno chiesto provvedimenti più seri. In realtà le punizioni sono state, per la maggior parte, relegate sempre in ambito scolastico. Condotta e sospensioni. E da oggi anche denunce per i più giovani. I ragazzi sono avvisati.

corrieredellasera.it

Mio Dio che imbecilli! <_<
 
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2 replies since 20/8/2009, 16:14   461 views
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